Medici ed infermieri sono in prima linea per salvarci la vita ma non tutti ne riconoscono i meriti: la categoria è a rischio violenze, ma alcuni ospedali si sono attrezzati
Il caso del Pronto Soccorso del Pellegrini di Napoli purtroppo non è un caso isolato. E nemmeno così raro.
L'ultimo episodio si è verificato domenica 1° Marzo al Pronto Soccorso di Putignano (in provincia di Bari), dove una signora ha spintonato il medico di guardia, pare anche prendendolo a schiaffi, perché le era stato negato di assistere alla visita di una nipote che aveva accompagnato all’ospedale. La giovane da visitare era adulta, per cui il medico aveva ripetutamente chiesto all’accompagnatrice di accomodarsi fuori dell’ambulatorio, ricevendo però dalla «signora» energumena botte e ingiurie. Fortunatamente una GPG di G4 Vigilanza ha sedato la "rissa" e avvertito le Forze dell'ordine.
Sono 1200 le denunce di aggressioni ogni anno a danni di medici ed infermieri. Ad oggi il 30% degli episodi di violenza registrati sul luogo di lavoro avviene in ospedale, uno di quei luoghi in cui paradossalmente dovrebbe registrarsi maggiore rispetto e cura verso gli altri. Sono i dati denunciati da NurSind - il sindacato degli infermieri - che raccontano una crescita considerevole di violenza nei confronti di chi è in prima linea per garantire la nostra salute.
Pronto Soccorso: il luogo più rischioso. Le donne sono il 60% delle vittime
Nel 2019 i numeri ufficiali descrivono più di mille casi. Tuttavia, stando ad una stima della Fiaso - la federazione delle aziende sanitarie -, questi non sarebbero che la punta dell'iceberg di una situazione ben più grande: con i casi non denunciati, sostiene il loro report, il bilancio salirebbe a circa tremila episodi.
Secondo Assomed oltre il 64% dei medici afferma di essere stato vittima di aggressioni. Di questi, il 66,19% ha subito intimidazioni verbali o insulti e il 33,81% ha subito vere e proprie aggressioni fisiche. La percentuale di chi ha subito violenza sale pericolosamente, però, all'80% per i medici in servizio nei Pronto Soccorso del Paese, con oltre 450 casi registrati nel 2019: tra il crescente abuso di alcol o droghe, lo stress e la facilità di accesso agli spazi di cura non è difficile capire perché i camici bianchi in prima linea siano maggiormente vittime di questa serie preoccupante di dati.
Zone non illuminate (come parcheggi o aree pedonali), servizi di assistenza (guardie mediche) isolati, incremento di pazienti mal seguiti con disturbi comportamentali-psichici e accesso senza restrizione nei luoghi di lavoro del personale medico sono fattori che contribuiscono a definire un quadro che a tutti gli effetti si sta trasformando in una vera e propria emergenza nazionale.
Le donne, come purtroppo troppo spesso accade, le vittime principali: nel 60% dei casi sono proprio loro ad essere oggetto di violenza.
Come arginare il fenomeno
Il tema non ha lasciato indifferente la politica: dal 2019 è stato riattivato, dall’allora ministra Grillo, l'Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie, un organismo che dovrà monitorare gli episodi di aggressioni e collaborare con il Governo per la formulazione di proposte e studi.
Tra le iniziative sul tavolo ci sono: installazione di impianti di Videosorveglianza, presenza di personale delle Forze dell’Ordine, spostamento delle guardie mediche in aree più sicure e la presenza di Guardie Giurate nell’area.
G4 Vigilanza e l’esperienza di Bari
Uno dei servizi più a rischio è, come già ripetuto più volte, il servizio di continuità medica (ex Guardia Medica). Operatori lasciati soli, perlopiù nelle ore notturne, sono spesso vittima di aggressioni da parte di malintenzionati.
G4 Vigilanza protegge con i suoi servizi 49 Guardie Mediche, 18 Sert, 28 Presidi Ospedalieri, 25 Pronto Soccorso nella provincia di Bari, cercando di assicurare serenità al lavoro degli operatori.
Una delle soluzioni più efficaci è costituita dal collegamento alla Centrale Operativa di impianti o dispositivi anti aggressione: In caso di pericolo, l'operatore sanitario può azionare una chiamata attraverso apposito tasto, attivando immediatamente un intervento sul luogo. La Centrale Operativa (verificato non si tratti di un falso allarme) si attiva immediatamente, coordinando una (o più) pattuglia di intervento per garantire un'azione quanto più celere ed efficace possibile con la collaborazione garantita delle Forze dell’Ordine. Durante la nostra esperienza abbiamo validato l’ipotesi per cui la sola presenza di questi sistemi di sicurezza scoraggia i malviventi dal compiere azioni quali rapine, aggressioni o furti.
Il presidio fisso di Guardie Giurate invece si è reso necessario là dove l'obiettivo da difendere abbia bisogno di maggiore protezione. Presidi di continuità medica situati in quartieri difficili, Sert, Poliambulatori, Ospedali, Sportelli Casse e Cup sono alcuni dei luoghi dove gli uomini e le donne di G4 Vigilanza garantiscono presenza continua e fissa. Oltre ad avere capacità di intervento immediato, le Gpg diventano anche in questo caso un ostacolo per chi vuole commettere un reato o crede di poter esercitare violenza o la propria arroganza contro chi ogni giorno è in prima linea per garantire la salute di tutti.
La necessità di essere sempre efficienti
Nonostante le nostre Guardie Giurate siano armate e bene addestrate, alcuni violenti a volte non si lasciano intimorire. A metà ottobre del 2018, ad esempio, un ragazzo, nel tentativo di rapinare un centro prenotazioni dell''ASL Bari Santo Spirito, ha minacciato una nostra Gpg con una pistola (che si è scoperto solo dopo essere finta), intimandogli di consegnare l'arma di ordinanza: solo il sangue freddo e la capacità di autocontrollo del nostro operatore hanno permesso di rendere il rapinatore inoffensivo e di consegnarlo alle Forze dell'Ordine.
In G4 Vigilanza la formazione continua è una colonna portante: lo dobbiamo innanzitutto ai nostri dipendenti, la cui sicurezza è nostra responsabilità; lo dobbiamo ai nostri clienti, che affidano la serenità delle proprie famiglie e delle proprie imprese al nostro Istituto; e lo dobbiamo ai cittadini, che spesso in silenzio difendiamo tutelando eventi a rischio o luoghi pubblici. La presenza di G4 Vigilanza nelle strutture dell'Asl di Bari ne è un esempio virtuoso, di cui la nostra azienda va fiera.
Ogni giorno facciamo del nostro meglio per proteggere chi si prende cura di noi.