Aumento di contagi nelle scuole: come la tecnologia previene e tiene traccia dei focolai
Che il numero di contagi da Coronavirus stia crescendo è un dato di fatto e l’incremento del numero di focolai spaventa genitori e addetti ai lavori degli Istituti scolastici di tutta Italia.
Va ricordato tuttavia che la capacità e la prontezza nell’affrontare la pandemia, quantomeno rispetto alla cosiddetta prima ondata, oggi permettono di gestire in modo più ordinato l’emergenza. In campo sono stati messi dalle istituzioni e dalle imprese i migliori esperti e le migliori tecnologie e nonostante la soglia d’attenzione sia e debba essere mantenuta sempre al massimo livello oggi è più facile tracciare e tamponare la spirale esponenziale di contagi da Covid 19. Anche nelle scuole, dove tenere traccia dei casi e monitorare le interazioni sembra essere davvero difficile.
Oggi vi raccontiamo di due livelli di informazione e prevenzione importanti, frutto dello sforzo comune nella battaglia al Coronavirus delle menti innovative italiane. Il nostro Paese infatti, come ha ricordato anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità di recente in un video presto diventato virale, ha messo in campo le misure in modo efficiente e l’efficacia del contenimento è istituzioni sono state sin da subito aiutate dai cittadini e dalle imprese, che si sono comportate generalmente in modo serio e proattivo.
Focolai nelle scuole: la mappa degli Istituti in tempo reale grazie a due giovani ricercatori
In Italia non esiste un database ufficiale dei contagi nelle scuole, le informazioni al momento sono accessibili esclusivamente agli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità: per genitori, presidi e docenti è difficile (se non impossibile) accedere a questa importante statistica e questo ovviamente a qualcuno è sembrata una potenziale zona d’ombra a cui porre rimedio. Ad ovviare concretamente al problema ci hanno pensato con un’idea semplice ma geniale Lorenzo Ruffino, studente di Economia a Torino e Vittorio Nicoletta, dottorando di sistemi decisionali in Québec . “Non c’è alcun documento pubblico sul tema – ha affermato ad Open Lorenzo Ruffino -. So per certo che l’Istituto superiore di sanità non ha un database dedicato alle scuole. Non so se il Miur stia portando avanti una ricerca del genere, ma in ogni caso non ne ha mai dato comunicazione. I cittadini, invece, hanno bisogno di conoscere questo tipo di informazioni”.
I due ragazzi hanno creato un database e grazie ad alcuni strumenti online in grado di fare scraping (ricerca automatizzata sul web) sono riusciti a compilare un documento, verificando con attenzione l’attendibilità delle fonti, e raccogliendo in poche ore la partecipazione entusiasta di decine di utenti online.
Il frutto di questa ricerca è una mappa interattiva online consultabile da chiunque. La mappa in 24 ore ha raggiunto oltre 5mila visualizzazioni e dal 14 settembre è continuamente aggiornata grazie all’impegno quotidiano di questi due cervelli italiani. Si possono visualizzare gli Istituti che hanno registrato un focolaio, conoscere il numero di casi accertati, le azioni poste in essere in seguito alla segnalazione e la categoria del contagiato.
Un’opera di informazione estremamente preziosa, che merita il plauso di tutti e che diventa un mattone fondamentale per la consapevolezza dei cittadini nel nostro Paese.
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