G4 Vigilanza è un'azienda di oltre 350 unità, ognuna delle quali mette al servizio della clientela la propria professionalità e competenza ogni giorno per garantire un servizio quanto più completo e soddisfacente possibile. Da qualche mese abbiamo deciso di farvi conoscere alcune figure strategiche di G4 Vigilanza con lo scopo di offrirvi la possibilità di dare uno sguardo nella nostra azienda e, per quanto possibile, rendervi partecipi della nostra filosofia. Qualche settimana fa abbiamo parlato con Andrea, membro del team commerciale, ovvero colui che per molti dei nostri clienti è il volto dell’azienda. Oggi invece vi racconteremo di una figura che opera nelle retrovie aziendali in un ruolo estremamente delicato per G4: Michele Lamberti, il nostro security manager.
Ciao Michele, ci spieghi innanzitutto che cos’è un security manager?
«In poche parole il security manager è l’anello di congiunzione fra l’azienda e i complessi quadri normativi che regolano gli Istituti di Vigilanza Privata. I dipendenti di G4 Vigilanza operano infatti in un settore delicato e in continuo cambiamento. Rispettare le regole è fondamentale per poter offrire al cliente un servizio efficiente e regolamentato dai decreti dell'Autorità di Pubblica Sicurezza ma soprattutto per garantire l’incolumità degli addetti ai lavori».
Quindi controlli che l’azienda operi correttamente?
«Esatto. Molti degli aspetti della routine aziendali sono normati dalla legge. Vi faccio un esempio: quando G4 Vigilanza deve acquistare un giubbotto antiproiettile è necessario innanzitutto che questo sia omologato secondo i decreti ministeriali, che spesso cambiano. Ma non solo: oltre a verificare l’idoneità della dotazione, passaggio necessario per garantire la sicurezza di chi lo indosserà, ho il dovere di controllare l’affidabilità del fornitore, il valore dei suoi preventivi e se vengono rispettate le normative in materia di corruzione».
Un security manager quindi controlla tutti gli aspetti operativi?
«Dalle procedure agli acquisti, chi opera nel settore della sicurezza deve conoscere al meglio le normative. Proprio in questi giorni G4 Vigilanza sta attuando il progetto di una seconda centrale operativa, il cervello da cui coordiniamo le nostre Gpg e monitoriamo il territorio. Fondamentale è che ogni attrezzatura sia efficiente ed omologata per i principi elencati prima: servizio al nostro cliente e sicurezza delle nostre Guardie Giurate. L’innovazione nel settore security è un processo che merita molta attenzione».
Ti occupi anche di formazione del personale?
«In G4 Vigilanza crediamo che una persona formata sia alla base di un servizio professionale soddisfacente. Per questo abbiamo lanciato G4 Lab, un percorso dedicato alle nostre Gpg che prevede investimenti nell’aggiornamento e nelle procedure della nostra squadra. La guardia particolare giurata è un lavoro a rischio, non nascondiamocelo, ma proprio per questo noi lavoriamo in sinergia con le nostre unità per ridurre i fattori che possono minare l’incolumità di tutti. G4 Lab però è andata oltre, iniziando un percorso parallelo anche per il personale amministrativo, così da garantire un livello professionale e di conoscenza della materia elevato in ogni ramo dell’azienda».
Come si diventa security manager?
«La mia carriera nel mondo della security inizia nel 1996 nell’Arma dei Carabinieri. La passione per la materia mi ha spinto negli anni a partecipare a decine di corsi di aggiornamento, tra cui un percorso formativo culminato nel 2013 con un esame riconosciuto per configurarmi a tutti gli effetti come un security manager. Oltre alla teoria c’è anche la pratica ovviamente, con oltre dieci anni di esperienza sul campo in scenari vari fra cui porti e aeroporti, oltre che nelle aziende. Insomma, là dove la sicurezza è considerata un nodo sensibile la mia professionalità può essere richiesta».
Da quando hai iniziato le norme in materia di sicurezza sono cambiate?
«Moltissimo. Lo spartiacque è stato segnato l’11 settembre del 2001, con gli attentati negli Stati Uniti d’America. Da quel giorno il quadro normativo si è ingrandito, è diventato più stringente e molti professionisti della security hanno contribuito a ridurre il rischio di gesti simili. Proprio perché non si vuole ripetere quanto è successo che le leggi cambiano in continuazione, per migliorare la sicurezza degli operatori e dei cittadini. Per un’azienda come la nostra l’innovazione normativa e tecnologica è una scommessa quotidiana e figure professionali che sappiano fare da ponte tra gli Istituti e i decreti ministeriali sono diventate una necessità. Questo è il lavoro del security manager, questo è l’impegno che ho preso con G4 Vigilanza e con i suoi clienti».