Anche il crimine si è evoluto. Sono aumentati i reati informatici e i metodi dei crimini predatori sono sempre più raffinati. La “scienza del furto” con la pandemia sta facendo passi in avanti importanti. Per coloro che operano nel settore della sicurezza e della sorveglianza tuttavia vale lo stesso e sono molte le novità che nei prossimi 3-5 anni potrebbero rivoluzionare il mercato: di particolare interesse è il modo in cui l'analisi dei contenuti video potrebbe evolversi per supportare casi d'uso emergenti.
Deep Learning e Predictive Analytics sono tra le tecnologie chiave che continueranno a beneficiare dello sviluppo e saranno le protagoniste delle soluzioni di videosorveglianza in un futuro non troppo lontano.
Deep learning: la macchina che impara
Il Deep Learning è un potente strumento di intelligenza artificiale che sta rapidamente prendendo piede in molte aree di applicazione, tra cui quello medico, la robotica, la computer grafica e i Big Data. Il Deep Learning è un processo automatico in cui un computer raccoglie dei dati, impara le dinamiche complesse della vita reale e le analizza (spesso meglio di un cervello umano) riducendo il margine di errore al minimo.
Il Deep Learning permetterà agli impianti di videosorveglianza di analizzare la scena e rilevare le anomalie che meritano di essere analizzate, con sempre maggiore precisione. Dall'identificazione di semplici anomalie come "un oggetto che appare dove prima non apparivano oggetti simili", al rilevamento di comportamenti più complessi.
Il rilevamento delle anomalie diventerà uno strumento comune per aiutare gli esseri umani nella gestione di enormi quantità di video ma non servirà a sostituirlo: un essere umano è una parte essenziale in questo ambito ed è necessario per valutare le scene e convalidare se sono, di fatto," interessanti".
La raccolta dei dati permetterà dunque ai sistemi di sicurezza di mettere in evidenza scenari di emergenza, dando la possibilità all’occhio umano della Centrale Operativa di concentrarsi su allarmi “reali”.