Crimini nel 2020: in forte aumento quelli informatici

Il 2020 sarà ricordato come un anno atipico sotto vari punti di vista, non ultimo nel settore Sicurezza dove i numeri sono pesantemente condizionati dall’evoluzione della pandemia e che restituiscono dunque uno scenario molto diverso – ma parimenti interessante – rispetto agli anni precedenti.
Calano furti e rapine, effetto lockdown
Una buona notizia, ma che deve essere presa con le pinze. Alcuni reati in Italia hanno registrato una decrescita dovuta alle condizioni oggettive delle misure di contenimento del Governo in risposta al Covid 19, non per nuove iniziative nel campo della prevenzione e della repressione. Le abitazioni sono state mediamente più presidiate dai propri abitanti (per un malintenzionato è sempre meglio agire indisturbato) e anche introdursi nelle attività commerciali o in aziende indisturbati è risultato più difficoltoso. Nessuno è dunque in grado di dire come sarebbe andata senza pandemia né come andrà in seguito al superamento della crisi sanitaria (considerando anche il peggioramento delle condizioni sociali) ma possiamo dire con certezza come le frange più innovative del crimine si siano mosse nel solco delle nuove abitudini dei cittadini.
Boom del web, anche per il cyber-crimine
Gli acquisti online sono cresciuti di oltre il 25% nel 2020. Il confinamento ha cambiato il modo in cui compriamo, ci incontriamo con gli altri o lavoriamo. Passiamo più tempo davanti al Pc, qualcuno probabilmente ha collegato la propria carta di credito al web proprio nei mesi del lockdown. Più utenti vuol dire più dati, e più denaro. La mole di informazioni che ci scambiamo hanno un valore immenso e i criminali lo sanno. Non a caso i reati informatici sono cresciuti enormemente: da gennaio a fine novembre infatti le denunce collegate ad attività informatiche criminose hanno avuto un balzo del 32,7%, raggiungendo i 160.982 episodi, una media di 480 al giorno. La malavita ha imparato ad usare il Pc, e pare lo sappia fare molto bene: le truffe sono i reati più comuni, seguono furti di dati o d’identità e minacce o ricatti. Le vittime sono spesso i più anziani e i giovanissimi. Sono in netta crescita anche i “Romance Scam”, ovvero le truffe con profili social falsi. Il lavoro da casa e la Didattica a distanza hanno anch’essi creato nuove vulnerabilità.
2021: cosa succederà?
Come abbiamo detto prima è impossibile prevedere cosa succederà nel 2021. Una volta tornati alla normalità, è possibile che i crimini comuni si rialzino, ma quelli informatici difficilmente caleranno. “Uno dei più grandi rischi del digitale – spiega Antonio Caiazza, esperto di G4 Cyber – è che gli stessi proprietari hanno una percezione del valore dei propri beni online enormemente sottodimensionata rispetto al valore che attribuiscono ai loro beni materiali. Per questo le misure di sicurezza spesso sono deboli”. Prevenire, sia nella vita reale che digitale, diventa dunque la parola chiave. Il crimine si evolve e con esso i sistemi di sicurezza. Non proteggersi è una scelta.